Occorrente:
• Un pennello in setole naturali;
• Guanti di protezione;
• Sverniciatore;
• Spazzolina in setole rigide;
Come si fa:
• Smontare lo strumento in ogni sua parte;
• Distribuire lo sverniciatore con il pennello. Il pennello deve essere in setola naturale sennò lo sverniciatore lo scioglie. Lo sverniciatore non deve seccare mai, quindi ripetere la spennellatura più volte ogni quarto d’ora per tutto il tempo che occorre, cioè sino a quando la vernice si raggrinzisce.
• Lavare lo strumento con uno spazzolino dalle setole rigide e detersivo sino a quando non appare pulito. Per zone più ostinate si può ripetere un’altra volta l'operazione con lo sverniciatore; anche usando la lana d'acciaio fine (quella “00” che usano i restauratori di mobili antichi). Insistere tra gli interstizi anche se sembra pulito, perché lo sverniciatore bagnato si vede poco, ma una volta asciutto risulta evidente.
Finiture
Effetto semi-lucido:
Eventuali graffi si possono togliere con la pasta abrasiva per carrozzieri. Per finire una bella lucidata con il Sidol.
Effetto satinato:
Dopo aver lavato, a tromba asciutta, strofinare leggermente sempre con traiettorie lineari con la paglietta “00” inumidita con olio di vasellina: viene fuori un effetto opaco, tipo satinato.
Non userei carta abrasiva, carta seppia o qualsiasi mezzo meccanico perché, inevitabilmente si porterebbe via un po’ di metallo. Lo sverniciatore invece non ha alcun effetto sull’ottone.
Effetto naturale:
Cioè lasciata così com’è. A poco a poco diventerà sempre più scura perché il metallo a contatto con l’aria si ossida e forma una patina che ha un effetto protettivo sul metallo sottostante. A me il colore che acquista così non dispiace.
Naturalmente se non si lacca lo strumento tenderà sempre a scurirsi. Si può accelerare questo processo esponendo lo strumento al sole. Oppure come suggerisce Walter/Confusion si può immergere lo strumento nella candeggina. Il metallo così trattato si chiama “ottronzo”.
L’ottone crudo si mantiene lucido per un periodo più lungo se trattato con delle cere protettive:
• La Renaissance wax è una cera microcristallina che ha un effetto assolutamente neutro sul metallo. Si può ordinare qui:
http://www.antichitabelsito.it/cera_microcristallina_renaissance.htm• Oppure l’Heiday’s spray che si può comprare qui:
http://www.thomann.de/gb/heydays_tarnish_protection.htmN.B. Secondo le direttive U.E. gli sverniciatori non devono più contenere Diclorometano perché è stata riconosciuta come sostanza cancerogena. Purtroppo questo elemento è quello che rendeva particolarmente efficaci gli sverniciatori. Tuttavia qualche barattolo in giro ancora si trova. Gli sverniciatori moderni e quindi poco efficaci portano la dicitura:
• Diclorometano esente;
• Senza clorurati;
• Senza cloruro di metile
Se ne trovate di quelli “vecchi” è meglio farne incetta. Io ne ho trovati della Boero, Baldini ed Italchimici. Il diclorometano è particolarmente volatile; se lo usiamo all’aria aperta ed una volta ogni tanto, non credo ci siano problemi di sorta.
I procedimenti suggeriti sono assolutamente innocui sullo strumento. Certo l’intervento con la paglietta d’acciaio per dare un effetto satinato/spazzolato magari lo tenterei prima su una tromba di scarso valore.